I laboratori clinici si servono, da ormai molti anni, dei cosiddetti Indicatori di Qualità per valutare le proprie prestazioni. Uno di tali indicatori di qualità, seppur ancora dibattuto tra i laboratoristi e i clinici, è il Turn-around-time (TAT), ovvero il tempo di risposta per la refertazione dei risultati. Esistono svariati modi per calcolare il TAT e, a seconda del tipo di test, i limiti di accettabilità per la refertazione dei risultati variano indubbiamente. Il TAT può essere inteso come il tempo che intercorre dalla ricezione del campione da parte del laboratorio alla refertazione dei risultati. Oppure, una più comune definizione clinica di TAT, è data dal tempo che intercorre dalla richiesta dell’esame alla refertazione del risultato. In qualche modo, tutti concordano (in particolare i medici) che il TAT rappresenti un metro di valutazione importante sebbene il modo in cui l’obiettivo del TAT debba essere determinato non sia ancora stato identificato. Migliorare il tempo di risposta di alcuni test chiave ha un impatto positivo sia sui pazienti che sul sistema sanitario in quanto implica una più rapida diagnosi e la riduzione dei tempi di ospedalizzazione.
Un obiettivo stimato per il TAT nell'articolo di Medicina di Laboratorio “Evaluating Laboratory Performance With Quality Indicators” è di 5-5,5 ore per le analisi di routine. L'NCBI afferma che "Un esame completato al 90% in un tempo inferiore a 60 minuti (dall’accettazione del campione alla refertazione dei risultati) per analisi di laboratorio comuni è indicato come obiettivo iniziale per un TAT accettabile."
Se si applicasse la stessa logica ai campioni di VEQ e si utilizzasse come misura del TAT il tempo intercorso dal momento della ricezione del campione in laboratorio alla refertazione dei risultati, ne conseguirebbe che tutti i risultati risulterebbero refertati entro il primo giorno dall’apertura dell’esercizio, o al massimo entro pochi giorni, considerando eventuali ritardi nella spedizione. Il grafico di seguito mostra le tempistiche di refertazione dei risultati di VEQ per il nostro esercizio di aprile per i partecipanti canadesi.
Se i laboratori trattassero i campioni di VEQ alla stregua di campioni di pazienti reali, il grafico sotto riportato mostrerebbe una retta discendente decisamente più ripida con un calo immediato entro i primi giorni dell'esercizio. Purtroppo, è invece evidente un divario crescente tra la retta di andamento ideale (in verde) e l’attuale andamento man mano che ci allontaniamo dalla data di inizio dell'esercizio.
La VEQ esplica al meglio la sua funzione quando i campioni di controllo vengono trattati come campioni di pazienti reali. Incoraggiamo pertanto i nostri partecipanti a refertare i risultati ottenuti come se si trattasse dei risultati delle analisi di pazienti reali.A questo punto, se il TAT è un indicatore di qualità per i laboratori clinici, perché lo stesso concetto non dovrebbe essere applicato anche ai provider di VEQ? Oneworld Accuracy intende implementare un indicatore di qualità per il TAT relativamente alla pubblicazione degli elaborati di prestazione che verrà pubblicato sulla nostra newsletter e sul nostro nuovo sito web (in arrivo prossimamente). Analogamente ai test di laboratorio, riteniamo che il TAT delle nostre valutazioni delle prestazioni della VEQ debba essere migliorato e che tale miglioramento potrà avere un impatto positivo su nostri partecipanti, aiutandoli a semplificare il carico di lavoro, migliorare la capacità di correggere gli errori tempestivamente e di conseguenza ridurre al minimo gli effetti negativi sui pazienti della variabilità dei test.
A partire dall'esercizio di aprile, abbiamo implementato scadenze flessibili per il completamento delle nostre valutazioni. L'esercizio si è concluso il 17 aprile 2019. L’obiettivo che ci eravamo prefissati era quello di pubblicare tutti gli elaborati di prestazione per i partecipanti entro l'8 maggio 2019. Il nostro gol era quindi un TAT di 21 giorni. Nel grafico sotto riportato abbiamo posto a confronto il TAT relativo al terzo esercizio dello scorso anno con quello del primo esercizio di quest'anno, ed è evidente un miglioramento. Ciò significa che tutti i nostri partecipanti hanno ricevuto la maggior parte dei loro elaborati di prestazione in tempi più brevi rispetto allo scorso anno. La valutazione per oltre 98% dei nostri programmi è stata completata in meno tempo rispetto al terzo esercizio dello scorso anno. Mentre rimangono ancora alcuni programmi di sierologia, più complessi da valutare, il 94% dei nostri programmi sono stati valutati entro 21 giorni.
Stiamo ancora lavorando sul nostro obiettivo di miglioramento del TAT, ma siamo orgogliosi di affermare che questo primo esercizio ha visto senz’altro un deciso miglioramento. Il nostro obiettivo è di riuscire a produrre, per alcuni programmi, valutazioni istantanee. Come sostenuto nel principio dei test POC, anche le valutazioni immediate potrebbero essere utili in molti casi per ottenere risultati più rapidi per i test meno complessi. Il nostro team di sviluppo sta esaminando varie opzioni per fornire, appunto, valutazioni immediate per alcuni programmi nel prossimo futuro.
Saprete di più sui nostri indicatori di qualità, TAT e altro, nelle prossime newsletter.
Bibliografia
- Chawla et al. (2010, May). Evaluating Laboratory Performance With Quality Indicators. Laboratory
Medicine, Volume 41, Issue 5, Pages 297–300. Scaricabile da https://academic.oup.com/labmed/article/41/5/297/2504945
- Hawkins (2007, Nov) Laboratory Turnaround Time. Clin Biochem Rev.; 28(4): 179–194. Scaricabile da
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2282400/
- Shahangian, S. Snyder (2009, March) Laboratory Medicine Quality Indicators: A Review of the
Literature. American Journal of Clinical Pathology, Volume 131, Issue 3, Pages 418–431. Scaricabile da https://academic.oup.com/ajcp/article/131/3/418/1760952
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